Biografia

Classe 1995, nasco in un piccolo paese in provincia di Macerata, nelle Marche. Diplomata al liceo artistico, mi butto subito nel mondo della fotografia sperimentando vari settori per comprendere quale realmente potrebbe essere la mia strada.

Comprendo che amo fotografare le persone, anzi, le loro storie. Mi piace poterle raccontare a modo mio, con rispetto e cura, consapevole che ognuna di essa racchiuda innumerevoli emozioni e vite. Forse è questa la parte che più amo del mio lavoro, ovvero, esse spettatrice e poi narratrice.

Nel 2021 divento mamma e grazie a mio figlio decido di specializzarmi nel settore wedding e family. Ogni giorno mi ricorda il valore del tempo, l’importanza della qualità anziché della quantità.
Amo quello che faccio e soprattutto mi emoziona poter emozionare.

Spero che le mie fotografie parlino più di quanto possa fare io.

Chi sono

Mi perdo a guardare le nuvole che corrono, leggo stralci di poesie qua e la, faccio “m’ama non m’ama” con le margherite.

Tutto ciò che mi circonda è fonte di ispirazione, che sia un oggetto, un luogo, un film, un’opera d’arte, un libro, una vecchia fotografia.

Mi faccio trasportare dalle sensazioni.

In particolar modo sono legata ai ricordi, alle cose “vecchie”, a quelle a volte dimenticate, Il passato mi appartiene tanto quanto il presente. Mi piacciono i film in bianco e nero, le luci contrastanti e quelle morbide, le storie d’amore con lieto fine e le storie vere che tanto hanno da insegnare.

Il mio stile

Cerco di empatizzare, è il primo passo che faccio prima di usare la fotocamera. Non sai mai chi puoi trovarti davanti e quanto abbia da dire. Nulla è banale, nulla è scontato. Credo che ogni vita abbia qualcosa da insegnare.

Il mio obbiettivo e compito è raccontare, attraverso il reportage, la vostra storie e le sfaccettature che la rendono unica.

Se dovessi scegliere un super-potere sceglierei l’invisibilità.

Entro in punta di piedi, cerco di essere invisibile tanto quanto vigile. Non mi piace alterare i momenti, anzi, la mia fotografia si nutre di momenti spontanei come una carezza sul viso, un sospiro di agitazione, un abbraccio o qualsiasi altro gesto naturale.

“…Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.”

(Pablo Neruda)